Il motore elettrico
Il motore asincrono deve il suo principio di funzionamento a Galileo Ferraris, ingegnere e fìsico italiano, che nel 1885 costruì il primo motore a campo magnetico rotante.
L'avvento e il successivo perfezionamento del motore asincrono è stato determinante nella diffusione dell'energia elettrica e nello sviluppo tecnologico dell'industria moderna.
Per le sue caratteristiche di robustezza, affidabilità, idoneità alle più gravose condizioni ambientali, semplicità di manutenzione, il motore asincrono è il tipo di motore elettrico oggi più diffuso e si valuta rappresenti il 70% dei motori installati.
Tra le principali applicazioni si segnalano: ventilatori, pompe, compressori, riduttori, macchine operatrici, macchine utensili, macchine per legno, macchine per materie plastiche e gomma, macchine per l'industria tessile, organi di trasmissione, apparecchi di sollevamento, nastri trasportatori, laminatoi.
Negli ultimi anni le richieste di prestazioni sempre più sofisticate da parte degli utenti ed il rapido sviluppo dei componenti elettronici di potenza e di controllo hanno rinnovato l'interesse per lo studio del motore asincrono, portando alla progettazione di macchine innovative quali:
- motori ad alto rendimento e basso consumo energetico;
- motori a velocità variabile azionati da convertitori statici di frequenza (Inverter);
- motori a basso livello di rumore;
- motori di trazione nei sistemi di trasporto ecologici (automobili, autobus, treni, battelli a propulsione elettrica).