L'avvolgimento viene collegato a stella o a triangolo ed i capi liberi delle fasi sono collegati agli anelli del collettore ( tre anelli uno per ogni fase ) sui quali strisciano delle spazzole.
La figura sotto mostra un rotore avvolto completo e un gruppo collettore-spazzole.
In funzionamento normale gli anelli vengono chiusi in cortocircuito e il rotore si comporta in modo identico al rotore a gabbia.
All'avviamento invece si introducono nel circuito rotorico, mediante le spazzole e gli anelli, delle resistenze che poi vengono gradatamente escluse a mano a mano che il rotore accelera
Queste resistenze costituiscono il reostato di avviamento e servono a limitare la corrente di spunto e a modificare la caratteristica meccanica del motore, traslandola lungo l'asse delle ascisse fino a fare coincidere la coppia massima con quella di spunto.
Nei motori a rotore avvolto, attualmente utilizzati soprattutto nelle macchine di sollevamento e di traslazione, si impiegano, oltre ai tradizionali reostati, dei sistemi di regolazione statici.
In essi la resistenza rotorica anziché fissa o a gradini è variata con continuità per mezzo di un ponte trifase di tiristori e diodi posti in serie alle resistenze rotoriche.
Le possibilità del sistema permettono: la regolazione continua della velocità tra lo 0 e il 30% della velocità di sincronismo, sia in salita che in discesa, indipendentemente dal variare del carico; manovre di posizionamento dolci, frenatura temporizzata.
Le principali applicazioni sono: gru da porto, carroponti d'acciaieria, da centrale elettrica, da montaggio industriale.
Nei motori asincroni con rotore avvolto si usano collettori ad anelli normalmente di bronzo con superficie rettificata.
Le spazzole sono di vari materiali: senza e con contenuto di metallo, grafite naturale, elettrografite, metallografite con rame e grafite in diverse percentuali.
Il dimensionamento e la scelta del materiale degli anelli e delle spazzole seguono regole precise in funzione della velocità periferica (generalmente compresa tra 20-50 m/s), della densità di corrente (10-20 A/cm2), del coefficiente di attrito e della caduta di tensione al contatto.
Le spazzole sono alloggiate in portaspazzole la cui funzione è di mantenerle nella posizione voluta e di esercitare una pressione regolabile in modo da realizzare un buon contatto elettrico tra spazzola e anello senza dar luogo a eccessive perdite per attrito.