La carcassa è l'involucro esterno del motore asincrono ed ha funzione strutturale, è realizzata in lega di alluminio ad elevata resistenza meccanica, in ghisa grigia, in ghisa sferoidale, in lamiera stampata, in acciaio saldato.

Il processo tecnologico prevede per le carcasse in alluminio il getto in conchiglia o la pressofusione; quest'ultima è preferibile per la precisione dimensionale e la qualità della finitura superficiale, tuttavia, l'impiego di carcasse in alluminio, richiede alti quantitativi di produzione di motori a causa dei considerevoli investimenti necessari per la realizzazione delle attrezzature.

La tendenza attuale e le ipotesi di sviluppo futuro prevedono l'impiego sempre maggiore della carcassa in lega di alluminio per il favorevole rapporto peso/potenza, per la riduzione dei tempi e cicli di lavorazione e per la qualità ottenibile.

L'esecuzione con gli altri materiali prima elencati è riservata a motori destinati ad applicazioni specifiche come, ad esempio, motori per impianti siderurgici, motorulli, motori a rotore avvolto per sollevamento, motori antishock per impiego militare.

L'esecuzione in acciaio saldato si utilizza anche per motori normali di maggiore potenza ( altezza d'asse: 355-400-450-500- 560-630.)

I motori chiusi autoventilati, con ventilazione superficiale esterna, largamente più diffusi, hanno la carcassa alettata al fine di aumentare la superficie disperdente del calore generato dalle perdite e di convogliare nel modo migliore il fluido di raffreddamento, generalmente aria.

Il numero, l'altezza, lo spessore, la conduttività termica del materiale delle alette sono determinanti per l'efficace smaltimento del calore così come un collegamento il più stretto possibile tra il pacco dello statore e la carcassa. Questo criterio costruttivo, oggi seguito, porta come conseguenza ad una temperatura superficiale della carcassa superiore ai 50°C.

La carcassa può essere dotata di piedi per il fissaggio al basamento o di una flangia per l'accoppiamento alla macchina condotta, di uno o più golfari per il sollevamento e di una scatola coprimorsettiera contenente la morsettiera che è l'elemento di collegamento tra l'avvolgimento del motore e la rete di alimentazione esterna.

La morsettiera è normalmente situata sul lato superiore della carcassa con la quale la sua parte inferiore è integrata, è dotata di pressacavi per il passaggio dei cavi di alimentazione ed è orientabile di 90° in 90° per rendere possibile l'entrata dei cavi nelle varie direzioni.

Alcuni esempi:

Motore con freno
Motore autofrenante C225STFECCL
Motore con vie a rulli
Motorullo MR280M
Motore raffreddato ad acqua
Motore raffreddato ad acqua W225M

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